Quanto costa un dipendente all’azienda?
Tra i fattori che incidono maggiormente sul fatturato e i guadagni di un’azienda troviamo il costo del personale dipendente. Per questo motivo è importante capire quanto costa un dipendente così da individuare le soluzioni per gestire al meglio l’attività. Un imprenditore sa bene che per calcolare il costo non ci si può basare solo sulle buste paga, a prescindere che si tratti di un’azienda piccola, media o grande. Quali sono i consigli per avere questi costi sotto controllo? Continua a leggere!
Fattori che incidono sul costo del personale
Oltre al costo della busta paga esistono altre spese che l’azienda deve sostenere per mantenere un dipendente. Tra questi possiamo distinguere le spese dirette e quelle indirette.
Le spese dirette sono ad esempio la retribuzione del dipendente, mentre le spese indirette riguardano i costi non direttamente legati alla produzione ma che sono indispensabili allo svolgimento dell’attività lavorativa. Come stabilito dall’ordinamento italiano in materia di sicurezza sociale, è prevista l’erogazione di indennità e provvidenze per i lavoratori, di l’azienda deve tenere conto.
Facciamo il punto e capiamo quali sono le voci che vanno a comporre il costo del personale. Tra le principali troviamo:
- RAL, o retribuzione annua lorda del dipendente;
- TFR;
- Contributi previdenziali e assistenziali INPS e INAIL;
- Tredicesima e quattordicesima;
- Formazione;
- Benefit aziendali;
- Costi per la gestione del personale;
- Spese per ricerca, selezione e inserimento del personale;
- Altre spese, come indennità di trasferta, ferie maturate, straordinari, premi di produzione, rimborsi chilometrici, ecc.
Vediamoli nel dettaglio.
RAL (Retribuzione Annua Lorda)
Come ben saprai, con la sigla RAL si indica il valore totale della retribuzione che un dipendente percepisce nell’arco di un anno civile (ovvero dal 1° gennaio al 31 dicembre). Questo valore è dato dalla moltiplicazione dell’importo della retribuzione lorda per dodici mensilità, a cui si aggiungono tredicesima e quattordicesima, se prevista. Se si conosce la retribuzione lorda mensile sarà molto semplice calcolare la RAL poiché basterà moltiplicarla per le mensilità retribuite nell’arco dell’anno.
TFR (Trattamento di Fine Rapporto)
Il Trattamento di Fine Rapporto, o liquidazione, è una somma che l’azienda corrisponde al dipendente al termine del rapporto di lavoro, sia in caso di licenziamento che in caso di dimissioni o pensionamento. La somma del TFR è pari alla RAL divisa per 13,5, e va messa da parte ogni anno, così da averla disponibile al momento della conclusione del rapporto di lavoro.
Contributi previdenziali e assicurativi INPS e INAIL
I contributi previdenziali (INPS) ed assicurativi (INAIL) vengono corrisposti in parte dal dipendente, tramite la trattenuta in busta paga, e in parte dal datore di lavoro che dovrà quindi considerare anche questa voce nel calcolo del costo del dipendente. A cosa servono? I contributi INPS sono necessari a garantire al lavoratore le prestazioni previdenziali (pensione, malattia, maternità, cassa integrazione). Le somme da versare all’INAIL sono invece necessarie per assicurare il lavoratore in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali.
L’importo si calcola tenendo in considerazione: la RAL del dipendente, l’attività svolta in azienda, la qualifica e il ruolo. In linea generale questa somma ammonta a circa il 35% della RAL.
Tredicesima e quattordicesima
La tredicesima e la quattordicesima non sono altro che due modalità di sostegno al reddito del lavoratore dipendente che vanno a sommarsi alle 12 mensilità ordinarie. Mentre la tredicesima è obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti, e viene pagata a dicembre, la quattordicesima è prevista solo in alcuni settori e soggetta al CCNL di riferimento. Quando è prevista la quattordicesima viene erogata erogata a luglio, in previsione delle ferie estive.
Formazione
La formazione del personale viene troppo spesso sottovalutata e invece deve essere alla base di ogni azienda, qualunque sia il settore. Questa comprende sia i corsi obbligatori di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro – con aggiornamento periodico – e sia gli insegnamenti tecnici per l’apprendimento utili a svolgere la propria mansione.
Questa voce comporta costi diretti ( la retribuzione dei docenti, la fornitura di materiale didattico,
l’utilizzo di aule o strutture esterne all’azienda) ed indiretti del personale. Questi ultimi sono più difficili da quantificare perché fanno riferimento al tempo che i dipendenti sottraggono alla normale attività lavorativa per dedicarsi alla formazione ma anche le ore di straordinario eventualmente impiegate dai colleghi per colmare la mancanza del lavoratore.
Benefit aziendali
Poter contare su un sistema di welfare aziendale significa poter sfruttare numerosi vantaggi. Non solo contribuisce ad aumentare la soddisfazione e il coinvolgimento dei dipendenti, ma consente di attirare nuovi candidati e facilitare i rapporti con le rappresentanze sindacali.
Ecco alcuni esempi:
- Buoni pasto, oppure mense aziendali, oppure ancora distributori di merendine e bevande;
- Assicurazione medica privata;
- Contributi per i costi che il dipendente sostiene per raggiungere il luogo di lavoro.
Costi per la gestione del personale dipendente
Anche la gestione del personale può richiedere costi specifici che possono variare in base alla tipologia e alla dimensione dell’azienda. Tra questi valori possiamo indicare ad esempio il costo di un consulente del lavoro, di uno studio di elaborazione buste paga o di uno studio legale esterno, oppure ancora i costi del software di gestione del personale.
Spese per ricerca, selezione e inserimento dei dipendenti
Cercare e trovare dipendenti, così come l’inserimento del personale all’interno dell’organizzazione, attività che richiedono tempo, competenze e risorse. sia che vengano gestite internamente all’azienda, sia che vengano affidate a società esterne.
Anche quando queste procedure vengono gestite internamente è necessario avere una o più figure interamente dedicate a tali attività, che dovranno essere retribuite per il tempo che hanno utilizzato per svolgere l’attività. Se ci si avvale di strumenti per la pubblicazione e la diffusione degli annunci, si dovranno considerare i costi di abbonamento.
Per non parlare del tempo necessario per l’attività di selezione, che richiede l’analisi delle candidature, l’organizzazione dei colloqui di lavoro e la successiva scelta dei candidati.
É importante ricorda che i costi del personale non vanno considerati come una spesa da sostenere, ma piuttosto come un investimento. La formazione, i benefit e tutti i costi di cui abbiamo parlato contribuiscono ad aumentare le competenze del dipendente, la soddisfazione e la motivazione, spronandolo a lavorare meglio e con più efficienza, mostrando numerosi benefici sulla qualità produttiva.