Infortunio in Smart Working: adempimenti e cosa dice la legge
Negli ultimi anni, lo smart working è diventato una modalità di lavoro sempre più diffusa. Tuttavia, questa nuova modalità lavorativa solleva numerose domande, in particolare riguardo agli infortuni sul lavoro in smart working. Cosa succede se un lavoratore si infortuna mentre lavora da casa? Quali sono gli adempimenti necessari e cosa prevede la legge italiana? In questo articolo risponderemo a queste domande, esaminando nel dettaglio i vantaggi dello smart working, la normativa vigente e i principali obblighi per aziende.
La normativa sull’infortunio in smart working
La normativa italiana prevede che il lavoratore in smart working goda degli stessi diritti e doveri dei lavoratori che operano in azienda. Questo significa che, in caso di infortunio durante lavoro da casa, il lavoratore ha diritto alle stesse tutele previste per gli infortuni che si verificano in azienda. La Legge 81/2017, che regolamenta il lavoro agile, stabilisce infatti che il lavoratore ha diritto alla copertura assicurativa INAIL per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Ma cosa fare e chi paga in caso di infortunio sul lavoro?
Adempimenti in caso di infortunio durante lo smart working
In caso di infortunio in smart working, è fondamentale seguire una serie di adempimenti per garantire la corretta gestione dell’incidente e la tutela del lavoratore. Ecco cosa fare:
- comunicazione dell’infortunio: il lavoratore deve informare immediatamente il datore di lavoro dell’infortunio, fornendo tutti i dettagli dell’accaduto. È importante descrivere con precisione come e quando è avvenuto l’infortunio;
- certificazione medica: il lavoratore deve ottenere un certificato medico che attesti l’infortunio e la prognosi. Questo certificato deve essere trasmesso all’INAIL entro i termini previsti dalla legge;
- denuncia di infortunio: il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare l’infortunio all’INAIL entro due giorni dall’evento, utilizzando gli appositi moduli. La denuncia deve contenere tutte le informazioni necessarie per la valutazione dell’infortunio.
Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha specifici obblighi in materia di sicurezza sul lavoro anche per i lavoratori in smart working. Tra questi obblighi rientrano:
- informazione e formazione: il datore di lavoro deve informare e formare il lavoratore sui rischi specifici legati allo smart working e sulle misure di prevenzione da adottare;
- valutazione dei rischi: è necessario effettuare una valutazione dei rischi anche per le postazioni di lavoro a distanza, identificando i potenziali pericoli e predisponendo le misure di sicurezza adeguate;
- fornitura di attrezzature: il datore di lavoro deve fornire le attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività lavorative in sicurezza, come ad esempio un computer e una connessione internet adeguata.
Gli obblighi in base alle dimensioni aziendali posso essere diversi. Pertanto è opportuno informarsi in modo adeguato per evitare situazioni sfavorevoli per l’azienda e per il lavoratore.
Infortunio in itinere in smart working
L’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) copre gli infortuni che si verificano durante l’orario di lavoro e quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro, noti come infortuni in itinere. Secondo la normativa, anche i lavoratori in smart working sono tutelati dalla copertura INAIL per gli infortuni che si verificano mentre svolgono le loro mansioni lavorative da casa.
Un aspetto particolare riguarda proprio gli infortuni in itinere in smart working. L’infortunio in itinere si verifica durante il percorso tra la casa e il luogo di lavoro. Nel caso dello smart working, questo tipo di infortunio è coperto dall’INAIL se il lavoratore si sposta per esigenze lavorative, come ad esempio per recarsi a una riunione presso la sede aziendale.
L’infortunio in smart working è un tema delicato che richiede attenzione da parte di aziende e lavoratori. È fondamentale conoscere la normativa vigente e rispettare gli adempimenti previsti per garantire la tutela dei lavoratori anche quando operano da casa.