Voucher per aziende con meno di 15 dipendenti
La questione dei voucher in azienda negli anni passati ha generato un po’ di caos nel mondo del lavoro. Fino a qualche anno fa venivano utilizzati spesso in modo scorretto e in qualche modo favorivano situazioni poco corrette nei confronti del dipendente/collaboratore. Con la Legge n.96 del 21 giugno 2017 vengono introdotte le disposizioni in merito alle “prestazioni occasionali”. Questo strumento vuole sostituire la precedente disciplina, ormai abrogata, del lavoro accessorio.
Per poterli applicare è necessario verificare alcune caratteristiche dell’azienda, come ad esempio il numero dei dipendenti. Oggi vogliamo aiutarti a comprendere meglio i limiti e a gestire la documentazione in modo semplice e preciso.
Chi può usare i voucher
Secondo quanto definito dal Decreto e chiarito dalla Circolare INPS, esiste una classificazione interna in base alla modalità di utilizzo per le nuove prestazioni occasionali. Nello specifico, vengono inquadrati i fruitori in questo modo: Contratto di Prestazione Occasionale e Libretto Famiglia, quest’ultimo rivolto a cittadini privati.
Contratto di Prestazione Occasionale, rivolto ad ambiti aziendali come:
- imprese fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, esclusi alcuni comparti;
- imprese del settore agricolo su: pensionati titolari di pensione di vecchiaia o invalidità, giovani studenti con meno di 25 anni di età , persone disoccupate, detentori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI) o altre prestazioni di sostegno al reddito;
- pubbliche amministrazioni.
Libretto Famiglia, rivolto ai privati per attività come:
- insegnamento privato supplementare;
- piccoli lavori domestici, dal giardinaggio alla pulizia;
- assistenza domiciliare a bambini, persone anziane e/o con disabilità.
Vincoli all’uso dei voucher
L’attuale normativa impone due vincoli all’uso dei voucher.
Il primo vincolo riguarda l’uso dei voucher per prestazioni occasionali da parte di soggetti con cui l’utilizzatore ha un rapporto di lavoro in corso o che sia terminato da meno di sei mesi. Il secondo vincolo riguarda le prestazioni occasionali. Nello specifico, restano esclusi:
- gli utilizzatori che possono contare più di 5 dipendenti subordinati a tempo indeterminato;
- le imprese dell’edilizia o di settori affini, delle miniere, cave o torbiere di escavazione o lavorazione di materiale lapideo;
- soggetti attivi nell’esecuzione di appalti di opere o servizi;
- le imprese agricole, ad eccezione di quelle incluse.
Limini nei compensi
Per essere considerate “prestazioni occasionali” devono essere attività che nel corso dell’anno civile (dal 1° gennaio al 31 dicembre) garantiscono:
- per ogni soggetto utilizzatore, un compenso complessivo inferiore ai 5000€ per la totalità dei prestatori;
- per ogni soggetto prestatore, un compenso complessivo inferiore ai 5000€ per la totalità degli utilizzatori;
- un compenso inferiore ai 2500€ per il totale delle prestazioni fornite dal prestatore nei confronti dello stesso utilizzatore.
Come gestire i voucher in azienda
La gestione dei voucher in azienda deve tenere in considerazione numerosi aspetti per essere in grado di rispettare tutti i limiti imposti dalla normativa di riferimento. Per questo motivo è essenziale utilizzare un software per la gestione semplice e precisa della documentazione relativa a ciascun dipendente e collaboratore dell’azienda. Questo ti permetterà di comunicare in pochi click le informazioni utili per l’elaborazione delle buste paga e l’erogazione dei compensi sotto forma di voucher.
Tra queste soluzioni troviamo Geobadge che, grazie alle numerose funzionalità consente di tenere sotto controllo aspetti quali: le presenze dei dipendenti, l’archivio dei documenti, le richieste di ferie e permessi, la gestione delle attività e molto altro. Vuoi saperne di più? Mettiti in contatto con un nostro consulente e richiedi la tua versione di prova gratuita!