Smartphone e onde elettromagnetiche: cosa c’è da sapere?
Il campo elettromagnetico è una delle quattro forze fondamentali che strutturano l’universo e che si genera dall’interazione di un campo elettrico con uno magnetico; quanto più siamo vicini alla fonte del campo, tanto maggiore è l’intensità delle sue radiazioni.
Per ogni oggetto che funziona grazie alla corrente elettrica, esiste il suo campo magnetico: la radio, la televisione, un’antenna, il microonde, il pc e anche lo smartphone.
Una società smartphone dipendente
In una società sempre più smart e nella quale il cellulare è diventato uno strumento indispensabile, ci si è spesso chiesti se queste onde elettromagnetiche abbiano effetti collaterali sulla salute.
Su questo argomento, infatti, sono stati condotti decine di studi scientifici in tutto il mondo, con risultati contrastanti: alcuni sostengono la presenza di possibili rischi di malattie gravi, altri la escludono, altri ancora riconoscono l’influenza sull’attività cerebrale o semplicemente ammettono l’impossibilità di risolvere il dubbio.
Compiere un passo avanti verso la modernità, adottando soluzioni sempre più innovative e comode, per sé e per il proprio business, significa accettare di pagare un prezzo troppo alto? Certo che no!
Cosa dicono gli studi
Recenti studi hanno confermato che non esiste una relazione diretta tra malattie gravi come il tumore cerebrale e le onde elettromagnetiche prodotte da dispositivi come gli smartphone, l’oggetto che teniamo, più di altri, a stretto contatto con il nostro corpo in modo costante ogni giorno.
Uno studio in laboratorio ha analizzato l’influenza sulla salute di alcune cavie in seguito all’esposizione continua alle stesse radiazioni elettromagnetiche a cui un uomo è esposto ogni giorno.
Sebbene i risultati non siano stati totalmente positivi, c’è da dire che le cavie hanno una massa corporea nettamente inferiore alla nostra, pertanto ciò che per noi è “di lieve entità” per loro non lo è.
Pertanto, gli scienziati si sono esposti così:
“Anche con frequente uso quotidiano da parte della stragrande maggioranza degli adulti, non abbiamo notato un aumento di casi di malattie gravi (tumori cerebrali). Sulla base delle informazioni correnti, riteniamo che gli attuali limiti di sicurezza per i telefoni cellulari siano accettabili per proteggere la salute pubblica”.
L’uso corretto dello smartphone
Possiamo considerare superata la credenza dell’esistenza di una relazione tra le onde degli smartphone ed effetti fortemente dannosi per l’organismo, c’è da dire che gli esperti consigliano comunque di limitare l’esposizione alle onde, mediante piccole accortezze.
Dal punto di vista lavorativo oggi sarebbe impensabile gestire una qualsiasi professione senza utilizzare un dispositivo elettronico. Quando ci si abitua alla comodità che ci può dare un dispositivo semplice e alla portata di tutti come lo smartphone è davvero difficile tornare indietro. Soprattutto quando hai tutto ben organizzato con app e sincronizzazioni che in un click ti semplificano un lavoro che altrimenti richiederebbe molto più tempo. Pensa ad esempio alla gestione dei dipendenti, delle presenze, delle richieste di ferie e permessi… se utilizzi un sistema come Geobadge tornare al vecchio metodo del post-it sulla scrivania o della mail con oggetti improbabili non è certo così semplice.
E nella vita quotidiana? In caso di telefonate di lunga durata, ad esempio, è meglio utilizzare un auricolare così da tenere la fonte delle onde alla giusta distanza dal cervello. Un’altra buona abitudine è quella di evitare di dormire con il cellulare sotto il cuscino o in prossimità della testa e posizionarlo lontano dal letto o dentro al comodino. Si tratta di azioni semplici che possono fare la differenza!