Il lavoro festivo può rappresentare per molti un ottimo metodo per guadagnare di più e avere una retribuzione maggiore in busta paga. Tuttavia, non tutte le figure professionali sono tenute a svolgere il lavoro festivo e le modalità di svolgimento variano in base al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicabile all’azienda.
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Cosa si intende per lavoro festivo
Per lavoro festivo si intende l’attività lavorativa svolta in occasione di festività e/o ricorrenze nazionali, come ad esempio: Pasqua, Natale, Capodanno, 1 maggio e così via. In genere il lavoro festivo è svolto da dipendenti che vengono pagati con una maggiorazione sulla normale retribuzione, in modo da compensare l’impegno extra richiesto. In alcuni Paesi esiste anche la possibilità che il lavoro festivo sia obbligatorio per alcune categorie di lavoratori, come ad esempio medici, infermieri, vigili del fuoco e forze dell’ordine.
Dà diritto ad una maggiorazione retributiva?
Se ti stai chiedendo se lavorare in un giorno festivo offre al dipendente una paga maggiore rispetto a quella ordinaria la risposta è sì. In base alla legislazione italiana, lavorare nei giorni festivi (ad eccezione dei giorni di riposo domenicale) garantisce una maggiorazione retributiva.
In particolare, l’articolo 2109 del Codice Civile stabilisce che per ogni giorno festivo lavorato il dipendente ha diritto ad una maggiorazione retributiva del 50% (che viene calcolata sulla retribuzione giornaliera). Inoltre, l’articolo 51 del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) del settore commercio prevede ulteriori maggiorazioni per i dipendenti che lavorano nei giorni festivi, a seconda del tipo di contratto e della categoria professionale.
È importante sottolineare che le maggiorazioni retributive per il lavoro nei giorni festivi non possono essere sostituite da compensi sotto forma di permessi retribuiti, ma devono essere pagate in denaro. In caso di ex festività queste verranno pagate con l’intero trattamento economico di una giornata ordinaria.
Cos’è il riposo compensativo?
Il riposo compensativo è regolato dalla legge e dal contratto collettivo del lavoro. Di solito, i dipendenti accumulano ore di riposo compensative in un registro aziendale, in cui viene registrato l’orario di lavoro per ciascun dipendente. Al momento della richiesta dei giorni di riposo, i lavoratori devono fornire la prova dello straordinario effettuato.
Si tratta quindi di una pratica aziendale che consente ai dipendenti di compensare le ore di lavoro straordinario con ore di riposo aggiuntive. Questo significa che se un dipendente lavora oltre le ore di lavoro previste dal contratto, ha diritto a un periodo di riposo corrispondente a quelle ore in più. Possiamo considerare il riposo compensativo come una forma di ricompensa non monetaria che le aziende offrono ai propri dipendenti in caso di lunghe ore di lavoro o per compensare gli orari di lavoro in giorni di festa o in turno notturno. Ciò consente ai dipendenti di mantenere un equilibrio tra vita privata e lavoro, nonché di evitare l’affaticamento e il burnout.
Come viene pagato?
Il riposo compensativo viene di solito pagato al pari del lavoro normale. Alcune aziende possono avere politiche diverse, come ad esempio il pagamento ad un tasso maggiorato o la possibilità di prendere il riposo compensativo come tempo libero non pagato invece che come paga. La modalità di pagamento del riposo compensativo deve essere stabilita secondo le normative e le politiche aziendali e comunicata ai lavoratori in modo chiaro e trasparente.
Lavoro festivo e riposo compensativo
Il lavoro durante le festività e l’opzione di riposo compensativo, rappresentano due rimedi disponibili per “premiare” un lavoratore che ha svolto il suo lavoro durante un giorno festivo. Sappiamo che durante i giorni festivi, i dipendenti hanno diritto a non lavorare e percepire comunque la loro retribuzione. In caso di lavoro durante le festività, ai dipendenti spetta, a seconda del caso, la retribuzione normale oraria o giornaliera unitamente alla maggiorazione per lo straordinario festivo, oppure soltanto la maggiorazione per lavoro festivo se viene previsto il riposo compensativo in un altro giorno. L’azienda ha il potere di decidere quale dei due trattamenti adottare.
Le maggiorazioni relative all’impiego in periodi di festa o per lavoro supplementare sono stabilite dal contratto collettivo pertinenti. Tra le alternative disponibili, la meno costosa per l’azienda e migliore dal punto di vista del dipendente, che avrà più tempo per rigenerarsi, è senza dubbio la concessione di una giornata di riposo compensativo.
È chiaro che si tratta di una scelta strettamente connessa alle esigenze dell’azienda e del dipendente stesso. In questi casi è essenziale avere sotto controllo le ore lavorate da ciascun dipendente, al fine di monitorare straordinari e aspetti chiave che possono portare l’azienda a prendere decisioni specifiche sull’argomento. Software come Geobadge hr ti permettono di avere un controllo accurato di queste informazioni. Vuoi sapere in che modo può esserti utile?